Le nuove verità su Pompei, una serata speciale tra archeologia e cinema: dal racconto degli scavi alla proiezione del film che documenta la scoperta della “pizza” di 2.000 anni fa

Il RAM film festival – Rovereto Archeologia Memorie, che da 36 anni mette al centro il potere del cinema di raccontare la memoria, l’archeologia e le sfide del presente, quest’anno dedica una serata speciale a Pompei, il sito archeologico più celebre al mondo, con un evento che intreccia l’attualità della ricerca con il linguaggio del cinema.

Protagonista il documentario Pompei: le nuove verità, il primo film di una serie che ha seguito dal vivo uno dei più grandi scavi degli ultimi decenni nell’antica città sepolta dal Vesuvio. Le riprese hanno catturato in tempo reale scoperte che hanno fatto il giro del mondo. Tra quelle documentate nell’episodio, l’affresco di 2.000 anni fa sulla parete di un’antica casa, in cui è raffigurata una natura morta con focaccia, frutta e spezie, lontano antenato della pizza moderna, ma anche il rinvenimento dei resti di alcune vittime dell’eruzione, due donne e un bambino. L’intero cantiere di scavo – che ha portato in luce diversi ambienti, tra i quali sale di rappresentanza riccamente decorate e grandi terme private – ha interessato un’area di circa 3.200 metri quadrati, quasi un intero isolato della città sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio e si inserisce in un più ampio approccio, sviluppato durante l’ultimo decennio e teso a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica: 22 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico. 

Ospite della serata Anna Onesti, funzionario architetto del Parco Archeologico di Pompei che guiderà gli spettatori dentro le scoperte e le storie del più grande scavo degli ultimi decenni, con l’intervento di Angelo Cimarosti, giornalista e direttore di ArchaeoReporter. 

Precede l’incontro, alle ore 18, l’appuntamento degli “Aperitivi al Giardino” con Vladimiro Andrea Boselli, ingegnere ambientale e idrologo di formazione e Andrea Mangano, ingegnere idraulico e vicepresidente Associazione Idrotecnica Italiana, che si confrontano sul tema Gestire le acque: dalle oasi alle città, sfide ecologiche e ingegno umano per capire cosa le oasi possono insegnare alle città di oggi, promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco di Firenze, nuovo partner del RAM. 

Ma gli appuntamenti del RAM, venerdì 26 settembre, partono alle ore 9 con la “Colazione con ospite” dal titolo Quando la storia parla al presente che mostra in anteprima il prossimo numero di History Lab Magazine, rivista online della Fondazione Museo storico del Trentino dedicato all’acqua. 

Segue la proiezione dei film in concorso: 1536. Il corteo di Carlo V, in prima assoluta, racconta con uno stile che fonde i disegni d’epoca con animazioni digitali, un momento epocale nella storia del Foro Romano. Langobardi – Grimoaldo, il primo re friulano è il docufilm che narra le vicende del primo re longobardo di stirpe friulana. Threads of Heritage – Down the rabbit hole of art crime è il documentario che esplora il fenomeno globale del traffico illecito di beni culturali.  Italia viaggio nella bellezza. In carne e bronzo. Il Santuario di San Casciano dei Bagni racconta l’ultima campagna di scavo al sito archeologico del Bagno Grande che ha rivelato scoperte eccezionali. Jondishapour: the lost civilization, in prima europea, segue il viaggio di tre giovani autori di contenuti animati iraniani determinati a riscoprire uno dei capitoli più trascurati della storia dell’Iran: la civiltà di Jondishapour. Humans before Neanderthals, è il film che cambia il punto di vista sugli antichi antenati sottolineandone le sorprendenti capacità cognitive. S. Isepo – Lo Squero, in prima assoluta, parla di uno degli squeri (cantieri per imbarcazioni a remi) più antichi di Venezia. Kofun – Le misteriose tombe giapponesi, in prima assoluta, documenta la prima missione archeologica europea in Giappone per lo studio delle antiche tombe degli imperatori. Kutul Amare. Masaldan Gerçege, in prima italiana, è un’indagine storica sulla più grande capitolazione della storia militare britannica, con la resa a Kut al Amara di oltre 13mila soldati dopo 147 giorni.

Tutti gli appuntamenti sono a partecipazione gratuita Gratuiti ma su prenotazione aperitivi ed eventi speciali.