Giovedì 25 settembre il programma del RAM accompagna il pubblico in un viaggio tra riti ancestrali, archeologia e memorie dimenticate. Per l'aperitivo, appuntamento con l'archeologia subacquea insieme a Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Dal passato al futuro della realtà virtuale. Il RAM film festival apre le porte ai nuovi linguaggi del cinema. Per la prima volta in Italia, un festival presenta un programma Fulldome, affiancando alle proiezioni tradizionali, installazioni di realtà virtuale, sperimentazioni artistiche e nuove forme cinema immersivo. Per quattro giorni, dal 25 al 28 settembre, il Planetario del Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto (TN) non mostra più stelle e pianeti ma diventa uno spazio di cinema totale in cui le immagini e i suoni avvolgono lo spettatore a 360 gradi.
Per la sezione Fulldome sono state selezionate nuove produzione di varie parti del mondo. In prima italiana God, Science and our Search for Meaning – Dio, la scienza e la ricerca del senso della vita, scritto e narrato dal best seller internazionale Dan Brown e prodotto dal Museum of Science di Boston, esplora le grandi domande dell’esistenza, e svela l’incredibile intreccio tra fede e scienza. Our Colorful World – Il nostro mondo colorato in prima europea, è una vibrante esplorazione di colori e luci realizzata dal talento creativo di studenti e docenti della Towson University del Maryland.
New World – Nuovo mondo, in prima italiana, è un’esperienza sensoriale che si presenta come un dittico urbano/naturale in cui due mondi si fronteggiano: la metropoli contemporanea e paesaggi di suggestiva intensità pittorica.
What Lies Beyond the Woods – Cosa c’è oltre il bosco, basato sul libro dello scrittore baltico Siegfried von Vegesack, è ambientato nel 1933 quando l’autore si ritira nei boschi dopo che nel suo villaggio viene issata una bandiera con la svastica: in solitudine affronterà i propri fantasmi interiori. In Takila milaythina-ti Heart in Country – Takila milaythina-ti Il cuore nella terra ancestrale la comunità palawa, aborigena del nord-ovest della Tasmania, in Australia, accompagna lo spettatore in un viaggio culturale attraverso i ritmi del giorno e della notte, dove lo spirito è impresso nella terra ancestrale.
Nella sezione Speciale Cinema Gas Attack fa rivivere il cinema muto su un’idea astratta di guerra che parla al nostro tempo. L’efìmer immortal – L’effimero immortale, in prima assoluta, è il documentario sperimentale e saggistico ambientato nella Filmoteca de Catalunya che affronta la falsa credenza dell’immortalità del cinema. Intercessões - Intersezioni, in prima italiana, è il film collettivo frutto di un laboratorio sperimentale di cinema in 16 mm all’interno dell’Olhar do Norte Amazon Film Festival di Manaus in Brasile. Pyramidshire, in prima italiana, racconta l’inganno artistico-mediatico durato meno di un giorno nel 2012, che si è svolto tra i paesaggi naturali del Vulture in Basilicata. La Perle et les Sillons – La Perla e i Solchi, in prima assoluta, è un sottile dialogo tra danza e archeologia, passato e presente, guidato dallo spirito di un uomo neolitico che apre gli occhi per la prima volta dopo 6mila anni. Distant Close – Lontano vicino, in prima italiana, girato nel sud del Togo, esplora il ruolo del filmaker etnografico come outsiders, interrogandosi su come sia possibile relazionarsi rispettosamente con un’altra cultura senza riprodurre sguardi coloniali.
La sezione VR, infine, è lo spazio con installazioni multimediali di realtà virtuale. L’esperienza immersiva di Grotte di Castellana Experience è un viaggio nelle profondità della terra alla scoperta delle Grotte di Castellana in un racconto che parla di oscurità e luce e del legame tra questi due opposti. Sole Soul – Anima solitaria è il film in realtà virtuale a 360° sulla Christ Church di Gerusalemme, intrecciando architettura, ritualità e introspezione.
Le proiezioni sono in programma da giovedì 25 a domenica 28, Fulldome dalle 16 alle 18, Cinema e VR dalle 10 alle 18.
In programma al RAM film festival, giovedì 25, anche l’incontro con l’archeologo Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei in dialogo con Andreas Steiner della rivista Archeo, media partner del RAM, sul tema “La memoria liquida del Parco sommerso di Baia”, per rivelare dove è nata l’archeologia subacquea in Italia e dove si è sperimentato in forme pioneristiche il restauro sott’acqua
Al Teatro Rosmini la giornata di giovedì 25 settembre si apre al mattino con Il fiume e Nina, realizzato dai bambini di Augusta in stop motion, e con Diari di scavo – San Cassiano, che ricostruisce la storia della villa rustica legata all’antica Adria e Faragola. Un mondo ritrovato.
Nel pomeriggio, spazio alla prima europea di Il luogo prima di me – Megafauna, che porta il pubblico nel Brasile preistorico. Seguono Il toro e la Madonna, racconto di un’antica tradizione di Bacugno, e con Tracce – Ricostruire la nostra preistoria, che unisce ricerca scientifica e immaginazione. Dalla Francia arriva Thorin, l’ultimo Neanderthal, indagine su un fossile straordinario, mentre Campo della Fiera e il pozzo del tempo ci porta nel cuore del santuario etrusco di Orvieto. Si passa poi alle risaie piemontesi con DoppioChicco, alla tundra siberiana con Legna da ardere, e ai legami familiari nell’Impero austro-ungarico con Ritratto di famiglia.
In prima italiana, La civiltà perduta dell’Amazzonia ricostruisce la vita dei primi abitanti del continente. Seguono Nemico numero tre, che racconta l’arte del fotomontaggio come arma non violenta nella Seconda guerra mondiale, e Sardegna segreta, i misteri dei Nuraghi, dedicato a una delle culture più antiche del Mediterraneo.
Tutte le attività e le proiezioni sono a ingresso gratuito.