Premessa

Nonostante la crisi economica, nonostante i conflitti, le guerre e le intolleranze razziali e religiose, la ricerca archeologica, e cioè l'indagine sul passato, prosegue in tutti gli angoli del mondo. È come se l'uomo non avesse perso la speranza di ritrovare il meglio di sé! Il tema della presente edizione della Rassegna, "Cinema e archeologia: la cinepresa alla scoperta del passato", ci accompagna nell'esplorazione attraverso il cinema di ventidue paesi e con l'aiuto di alcune conversazioni-intervista del tutto inedite. Nei filmati in concorso quest'anno... Impensate tecnologie permettevano nella Sardegna del XII secolo a.C. la lavorazione e il commercio dei metalli in tutto il Mediterraneo, favorendo così la nascita di un'esclusiva struttura di potere. Già qualche millennio addietro, nelle terre lontane dell'attuale Iran e del Caucaso, si diffondeva la coltivazione della vite che in seguito si sarebbe diffusa in tutto il mondo. Dai territori pluviali del Perú, immagini d'incisioni rupestri e racconti sconosciuti, sepolti per secoli dalla giungla amazzonica, ci arrivano come retaggio di un'antichissima civiltà. Procedono affannosamente, ma nonostante tutto, le ricerche archeologiche nei pressi di Nassiria, nell'Iraq straziato da decenni di guerre e terrorismo, così come nella Valle dello Swat in Pakistan. Nella nostra Italia malata di cementificazione ci arrabattiamo a sostenere la ricerca e a cercare di promuovere il nostro prezioso patrimonio archeologico, come il Parco di Selinunte con il gigantesco Tempio G. Straordinari ritrovamenti nel mare dell'isola di Anticitera, tra il Peloponneso e Creta, ci permettono di riflettere sulle perdute tecniche scientifiche e matematiche dei nostri antenati, e soprattutto ci incitano a divulgare con ostinazione la conoscenza e la scienza per evitare che ancora una volta la nostra "follia" ce le faccia dimenticare.

Dario Di Blasi
curatore della Rassegna

 
Scroll to Top